lunedì 20 ottobre 2008

Il tiranno in pantofole


Premessa:
E' un racconto lungo ma, vi assicuro, vale la pena leggerlo. Non fosse altro per gli sforzi fatti. Sì, perché l'ho trovato casualmente in un giornaletto di enigmistica e mi sono subito prodigato in una ricerca su internet, con la speranza, vana, di trovarlo per un veloce copia incolla! E invece nada...ho dovuto trascriverlo a mano. :-D

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Ogni giorno li incontriamo nelle strade,sui mezzi pubblici, nei bar. Sono ometti timidi e rassegnati, tiranneggiati da quando, all'asilo, venivano rimproverati dalla severa maestrina. Dopo di allora, tutti li hanno trattati male: i professori, i caporali durante il servizio militare, gli amici. E loro,in silenzio, hanno subito: troppo timidi per reagire, troppo codardi per ribellarsi. Ogni giorno, sul lavoro, sopportano le prepotenze dei superiori e gli sfottò dei colleghi. Ma non se la prendono, perché sanno che, una volta rientrati tra le pareti domestiche, potranno prendersi la loro bella rivincita.

La casa è il loro regno. Le mogli, convinte che siano persone importanti, li guardano con soggezione non disgiunta da un crto timore. I figli, fino a quando non saranno cresciuti, avranno paura di loro. Persino il cagnolino di casa, quando li sente rientrare, agita la coda con circospezione: non si sa, infatti, di che umore siano. Può scapparci una distratta carezza, se sono di buonuomore,oppure un calcio, se la giornata è andata storta. E dal momento che, dato il loro carattere remissivo,storta lo è quasi sempre, meglio non rischiare.
Una volta a casa, il tiranno domestico si infila le pantofole e indossa un'immaginaria corazza. Fa la voce grossa per far capire, una volta ancora, che chi comanda è lui. Si mette in poltrona nel silenzio assoluto (i bambini, pur dinon turbare la sua quiete, smettono persino di giocare) e legge il giornale, commentando con brontolii e invettive l'andamento delle cose nel mondo. Ne ha per tutti: per i governanti, per le forze dell'ordine, per i capi di Stato stranieri. Lasciassero fare a lui, i problemi che tormentano l'umanità sarebbero risolti con un colpo di bacchetta magica.
Le opinioni che, in ufficio o al bar, non ha avuto il coraggio di esprimere, il tiranno domestico le spara fuori in casa, ottenendo la devota ammirazione della moglie, convinta di aver sposato un grand'uomo. Che, poverino, non ha avuto successo a causa del suo brutto carattere , ma che nasconde, sotto il burbero aspetto, il cervello di un genio.
Ma il vero, grande momento deltiranno domestico arriva quando accende il televisore. Stringendo saldamente in pugno lo scettro del telecomando, impone i suoi voleri. Grazie al telecomando può ottenere, con il semplice gesto di premere un pulsante, tutto ciò che desidera. Nei gusti è capriccioso, volubile, incostante. Passa da una telenovela a un dibattito sulle risorse minerarie del "tero mondo", da uno spettaccolo di varietà a una partita di calcio. In realtà degli spettaccoli che il monitor gli sciorina davanti agli ochi gli importa ben poco: ciò che veramente conta è che tutti capiscano che in casa si fa soltanto quello che vuole lui.
Un colpetto di tosse e i bambini corrono a letto, dopo avergli dato -somma concessione- il bacio della buonanotte. Soltanto ora il cagnolino può posargli il muso sulle gambe, in attesa della carezza che,alla fine, arriverà. Soltanto dopo che lui, stanco della giornata di lavoro, sarà andato a dormire, la moglie potrà scegliere, sul televisore, il programma preferito. Tenendo naturalmente il volume bassissimo, per non turbare il suo riposo.
Il potere assoluto del tiranno dura qualche anno. Di solito finisce quando i figli, raggiunta l'adolescenza, incominciano a capire qualcosa del mondo che li circonda. E si rendono conto che il padre, dietro la burbera apparenza, altro non è che un povero diavolo, uno sconfitto dalla vita. Lentamente il basamento sul quale per tanto tempo ha costruito il suo dominio si sgretola. La prima crepa avviene quando un figlio, severamente rimproverato, gli risponde con un'alzata di spalle e uno sberleffo. Sarà del tutto inutile fare la voce grosa e minacciare severe punizioni: da questo momento nessuno lo prenderà più sul serio. Gli verrà sottratto persino il telecomando. L'ultima a mancargli di rispetto sarà la devota moglie, che tenterà disperatamente di salvare la sua immagine: ma verrà il momento in cui anche lei, stanca di decenni di silinzio, alzerà la testa. Il giorno in cui anche il cane, in un fremito di ribellione, lo morderà, per il tiranno sarà la fine: capirà di non contare più nulla neppure tra le pareti domestiche e cadrà in una profonda crisi depressiva.
Soltanto allora, giunto alle soglie della pensione, tirerà fuori la grinta anche fuori di casa: ma sarà troppo tardi e nessuno loprenderà sul serio. Non gli resterà altra soluzione che vivere di ricordi, rimembrando il tempo felice in cui, almeno in casa sua, contava qualcosa. E si cullerà, sino alla fine dei suoi giorni, nell'illusione di essere stato, in un passato remotissimo, una persona davvero importante.
Di tipi così ne è pieno il mondo, ma non facciamoci troppo gioco di loro: in fondo siamo tutti, in alcuni periodi della nostra vita, tiranni domestici. Sfoghiamo sulle persone che ci vogliono bene (e proprio per questo ci danno corda) le insoddisfazioni di una vita che non consente a nessuno di realizzare i propri sogni giovanili. Quella vita che ci rende prepotenti con le persone che ci amano e sottomessi con tutti coloro - e sono tanti - che hanno saputo salire qualche gradino più in alto sulla scala del successo.

By Carlo Barigazzi

27 commenti:

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Ciao Carlo, bel post.
Non è una battuta, pensa a Fantozzi.
Ho sentito un'intervista di Paolo Villaggio che parlava proprio di questo, della sua frustrazione sociale e della tirannia in famiglia.
Ciao, a presto sul tuo o mio blog.
Blogger
ITALY ITALIA

sunflower ha detto...

...solo seconda...ma questo Blogger perchè non stava dormendo alle 2.31...?...:)
sempre lui...sempre lui al primo posto...:)
tornando seri...mi sono letta tutto il post nonostante sia prestissimo e sia ancora molto molto assonnata...piacevole da leggersi (anche perchè so che è stato scritto senza copia e incolla...quindi vale doppi punti)...e anche l'argomento è interessante e a volte riscontrabile nella vita di tutti i giorni, negli atteggiamenti di chi cerca di essere un piccolo tiranno quando in altri contesti è il tiranno a non avere "le palle" e ad essere a sua volta comandato a bacchetta. è la vita...
ti auguro una buona giornata...a presto da emi

Cainos ha detto...

Molto carino questo Racconto!! e' Meglio Fingersi Acrobati che sentirsi dei Nani!
Molto cmq dipende dall' Indole di una Persona, ci si nasce e difficilmente la si puo' cambiare sia nel bene che nel male.
per esperienza personale ho imparato che di norma i Sottomessi sul lavoro ottengono piu' risultati dei rivoluzionari!! ma vengono inesorabilmente schiacciati! Se va bene a loro....
Credo che la cosa piu' importante sia crearsi un Punto di non ritorno la linea da non superare, che poi questa Linea con il tempo si allontani maggiormente non vi e' dubbio.
Le litigate che facevo 4 anni fa non sono sicuramente quelle che faccio adesso! con tutto che non ho propriamente l' anima del Diplomatico, anche se da contropartita sono di natura una persona molto disponibile, il che equilibra naturalmente le cose e la mia situazione.

Cmq alla fine lo dice lo scrittore stesso tutti noi e dico tutti abbiamo un qualche superiore da ingraziarci!! Lo schiavo ha un solo padrone, l' uomo ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua Fortuna.
Tutti noi! Tutti tranne berlusconi, perche' lui ha messo pace in un momento difficile la russia e L' USA e una volta nei cieli Dio lo chiamera' Collega.

Pupottina ha detto...

ciaooooooooooo speriamo che sia una splendida settimana... semplice semplice dal punto di vista lavorativo e che trascorra serena e veloce magari dandoci qualche momento di intensa gioia e qualche soddisfazione! buon inizio settimana

Ilaria ha detto...

Il racconto è bellissimo, molto reale per troppe persone...e quindi estremamente triste!
Ancora una volta mi sento fortunata e felice!

Ilaria ha detto...

sei nei link...e ho cercato di cambiare titolo...ma non sono convintissima, accetto consiglio!
La sezione di link l'ho chimata Blog di parole in libertà... tu che dici?

Bruno ha detto...

Ciao
buon inizio settimana.......caspita che racconto e quante persone ci sono cosi? Non nego che in alcune circostanze ne faccio parte anche io (ma penso un po' tutti noi)..... quando le cose non vanno è comodo e facile sfogarsi con chi ti vuole bene, loro ti ascoltano e hanno sempre una parola da dire per incoraggiarti.... bello questo post e fa pensare.... :-))

3my78 ha detto...

:@Blogger
Ehm non sono Carlo. Carlo è colui che ha scritto il racconto,che ho solamente copiato:-D
Paolo Villaggio con la saga Fantozzi ha incarnato bene anche questo aspetto:-)

:@Emi
Sono aspetti della vita già. A volte siamo tutti tiranni e spesso siamo i...tiranneggiati.
Buona giornata a Te

:@Cainos
Mi sono sempre chiesto se il carattere si forma da solo oppure se è completamente influenzato da ciò che ti circonda. Mah!
Cmq confermo,non sei molto diplomatico però hai una grande qualità che risolve sempre tutto. Cioè sei fornito di una straordinaria dialettica e queso fa sì, che spesso prendi ragione pure quando hai completamente torto.
Su Berlusconi non aggiungo altro:-P

:@Pupottina
Speriamo, ma speriamo davero!
A te ho visto è iniziata bene...spero prosegua meglio:-)

:@Ilaria
Purtroppo, spesso, la realtà è triste.
Per il link nel blog, ho notato che li suddividi in categoria. Credo che il titolo da te assegnato sia giusto. A me piace:-)
Ho risposto anche al sondaggio sulla musica:-)
Devo dirti che ho messo?

:@Bruno
E' proprio vero sai, molto spesso ce la rifacciamo proprio verso chi ha, per noi, un amore sconfinato.
Chi più chi meno, nel racconto, possono immedesimarsi tutti.
Buona settimana a Te

Anonimo ha detto...

Ciao caro, ho visto che mi hai aggiunto nella tua lista!! Grazie mille anche io ti ho messo!!

Ilaria ha detto...

MMMM, vediamo! lasciami indovinare...ti da fastidio!
Non era difficile! ho avuto ben tre voti al sondaggio, di cui uno di Tancredi ( abituato ai miei generi musicali!!! )... fino a che non mi stufo pure io non ti resta che disattivare l'audio quando passi dal blog!
Ciao!

Ah, per il tuo sondaggio come colonna sonora, ovviamente ci starebbe bene Destra-Sinistra di Gaber... scusa , ma non riesco a stare a lungo senza musica!

Sarah ha detto...

Riconosco nel racconto quadretti familiari più volte da me osservati...
A volte mi sento privileggiata per essere cresciuta senza padre, molto probabilmente il mio sarebbe stato proprio così...

Silvia ha detto...

Racconto reale...Quanti così!

Meglio combattere prima per non sentirsi dei falliti poi...

Marina ha detto...

@Silvia: molto spesso non ti danno modo per combattere, ti chiudono le porte in faccia e non ti ascoltano.
A volte mi sento anch'io un tiranno in pantofole e per fortuna mio mario me lo fa notare., senno' sai che frustrazione!
Allora si e' costretti a trovare le proprie soddisfazioni altrove, come ho fatto io ieri, ho realizzato uno dei miei sogni piu' belli.

3my78 ha detto...

:@Desy
Ho questo brutto vizio di linkare senza chiedere il permesso.Quando vedo un blog che mi piace lo aggiungo e basta :-D

:@Ilaria
Sì.
Più che altro perché spesso tengo le casse alte e quando parte la musica all'improvviso ci perdo 1 anno di vita.
Insomma fra 2-3 anni morirò:-O

:@Maraptica
Da quello che scrivi, sia nei commenti che nel blog, si capisce che sei una ragazza in gamba:-)

:@Silvia
Quando è possibilie sì. Molto spesso non è semplice e si finisce per subire alcuni aspetti della vita.

:@Marina
Vero quello che dici!
Il tuo sogno realizzato...come avevi scritto tempo fa nel blog. Allora il tempo è stato clemente...sono contento l'abbia realizzato:-)

ღ Sara ღ ha detto...

ma che bel racconto!!! mi ha fatto davvero piacere leggerlo

hai ragione...di persone cosi ne è pieno il mondo ^_^...ma più che per lui io ho pena per la moglie che lo deve sopportare ehehehe....

un bacionissimo e buon lunedi!

Sarah ha detto...

Un complimento si afferra sempre al volo! :*

Bastian Cuntrari ha detto...

Molto bello, molto triste e molto vero, 3my78! Dopo averlo letto, ho fatto un breve (vigliacca!) esame di coscienza: sì, anch'io a volte, armata di un virtuale telecomando/scettro ho tiranneggiato chi mi ha amato in silenzio: l'ho fatto senz'altro con la nonna. Meno con mio padre, quand'era ormai molto avanti negli anni.
Insofferenza? Sì, certo. Frustrazione? Può darsi. Ma ho ferito persone che altro non mi davano se non amore.
E se altre volte io ho dovuto subire la stessa sorte, be'... dico che è stato giusto così: vendetta silenziosa della ruota del destino.
Buona settimana.

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Molto reale, oserei dire che quasi quasi mi ci vedo dentro avendo vissuto un pregresso odissiaco.

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Io penso che la tirannia come l'essere tiranno duri molto poco per una persona e che infondo la sua vita sia immersa nella solitudine e circondata solamente da finti amici di interesse.

Andrea De Luca ha detto...

bel post
buona settimana!

desaparecida ha detto...

buon giorno mio caro....ho premiato con molto piacere la tua pazienza nel trascrivere il post....

Beh un'altra versione di questa storia è il motto
"NON FARE AGLI ALTRI CIO' CHE NN VUOI FOSSE FATTO A TE"

sai io penso che in ogni cosa ci voglia molta consapevolezza,e nn sempre è facile accettare un fallimento o una rinuncia.
Forse,se lo facessimo + spesso potremmo superere in modo più semplice certi empasse.

ti abbraccio :)

Marina ha detto...

Si l'ho realizzato, e ho anche postato le foto se ti va di fare un giretto...a presto

ReAnto ha detto...

Ne è valsa la pèena di trascriverlo
Ciao :)

3my78 ha detto...

:@Sara
Povera donna,lei è la più sfigata di tutti ehehehe
Un abbraccio:-)

:@Maraptica
Se sincero sì.

:@Bastian
Ma chi non è stato tiranno con chi ci ama? Vuoi che siano i genitori, nonni, figli o amanti...come diceva qualcuno di celebre: "scagli la prima pietra chi è senza peccato" :-)
Un abbracio:-)

:@Peppe
Dai:-)

:@Tiziano
Che duri poco è vero...a meno che non si alimenti sempre con nuovi elemnti ancora più deboli.

:@Andrew
Grazie, a cnhe a te:-)

:@Despa
Ti ringrazio:-)
Hai ragione, ma non è semplice accettare un fallimento, specie se questo perdura da una vita, perché il fallimento è la propria esistenza.
Cmq ci sono sempre margini di miglioramente.
Un abbraccio:-)

:@Marina
Molto volentieri:-)

:@Renato
Grazie:-)

giovanna ha detto...

ho potuto leggere solo ora...
sicuramente è un aspetto della realtà: si può essere tiranneggiati e tiranni.
ciao 3my!

sunflower ha detto...

ieri commentando il post ti ho detto "è la vita..." ma non era la vera emi che parlava...quella di oggi non è così remissiva... " sarà anche la vita, ma queste cose si combattono...ognuno nel proprio piccolo..."...sarà che odio profondamente questo atteggiamento...buona serata e a presto

3my78 ha detto...

:@Giovanna
Nell'arco della vita penso che ognuno di noi interpreti i 2 ruoli.
Un abbraccio

:@Emi
La Emi che conosco, da quello che dice, non è remissiva.
L'importante è stare bene, a qualunque costo (lecito). Naturalmente è un pensiero mio:-)
:-*