domenica 15 novembre 2015

Attentato a Parigi

Non mi stupisco per ciò che è accaduto a Parigi, me ne dispiace, dispiace nella stessa misura in cui muoiono simili che siano parigini o siriani. La guerra in casa propria non la vuole nessuno, ma in casa di altri la tolleriamo, la guardiamo di sfuggita con trafiletti di seconda mano e ci indignamo quando per sbaglio bombardano un ospedale? Un pochino, qualcuno, ma non più di tanto. Eppure sono morti. Sono tuoi simili. Il problema è uno: se da 30/40 anni gli U.S.A. e Europa portano la "democrazia" a suon di bombe (Iran, Iraq, Libia, Siria, Palestina, Afaganistan, Libano ecc. ecc.) magari qualcosina di sbagliato c' è. Ora sarà bello sentire i giornalisti da strapazzo, i politico (politici?) alla Salvini e Meloni cavalcare questa ondata di odio senza mai però dare una soluzione concreta se non "fuori dai coglioni!"... eh ok bravi. Durerà due settimane questo can can mediatico e ritornerà tutto come prima, ma i bombardamenti continueranno, forse si intensificheranno e tra qualche tempo quando riaccadrà una tragedia come a Parigi saremo ancora qui ad indignarci e arrabbiarci. Quelli dotati di più intelligenza cercheranno di capire i reali perchè di questi conflitti senza pregiudizzi di pensiero e gli altri, pace a loro, basterà un "fuori dalle palle padroni a casa nostra"... P.S.- In tutto questo, tolta l' ipocrisia di facciata di chi alimenta in maniera indiretta questa guerra (perché signori di guerra si tratta e ognuno la combatte come può) Renzi sarà ben lieto degli accadimenti in quanto saranno una buona distrazione di massa sulle magagne italiche.