Premessa: era da tempo che non ritornavo su questo blog a scrivere qualcosa, ma siamo sotto elezioni e qualche riflessione mi è venuta da fare.
Vorrei partire dal Pd, quel partito che, se la memoria non mi inganna, proviene dalle radici del Pci, dalla lotte di classe a quelle sindacali, con un percorso nella storia che ci ha portato fino agli anni '80 quando alla guida c'era un uomo chiamato Enrico Berlinguer. Un uomo dagli ideali condivisibili o no, personalmente distanti dai miei, ma retto, onesto che ha dato tutto se stesso alla causa, forse anche la vita in quanto, seppur malato, non si tirò indietro fino all' ultimo. Ma si sa, il mondo cambia e con esso anche i contesti sociali/politici. Il Pci per alcuni non aveva più motivo di esistere; il muro era caduto, tangentopoli aveva fatto il suo corso, quella che sembrava la vecchia politica era naufragata negli scandali e nuove figure erano planate pronte a prendere quegli spazi lasciati vuoti e in tutto ciò anche la sinistra (almeno una buona parte) sentì la necessità di un cambiamento e così nacque il Pds guidato da Achille Ochetto. Da lì in poi un susseguirsi di nomi e simboli: Ds, Ulivo fino ad arrivare al Pd odierno che francamente non ha più nulla del Pci di Berlinguer se non il ricordo di qualche vecchio militante.
In questo Paese non esiste memoria, altrimenti non si spiegherebbe come mai un partito come il Pd possa andare a braccetto così palesemente con quelle forze politiche che a parole vedono così distanti. Probabilmente dagli anni del Pds, quando nuove figure presero il posto delle vecchie, mi riferisco a D' Alema, in avanti, c'è stato un lento, ma spedito intreccio con quegli affari portati avanti da quella figura che ha il nome di Berlusconi? Sicuramente sì.
Di quel contesto, che ci siamo portati avanti dal 1994 fino a pochissimi anni fa, non ho giustificazioni per i dirigenti di "sinistra", in quanto si proponevano come opposizione quando Berlusconi governava e viceversa quando erano loro a dominare. Il punto è questo, fingevano di essere diversi da Berlusconi ma non lo erano e lo sapevano, anzi per molti aspetti erano peggiori ma questo non usciva nei media, era indecifrabile quello che succedeva, un teatro dove ognuno faceva la sua parte, pollai televisivi dove Dx e Sx se le davano di santa ragione, almeno a parole, dove stampa e tv erano altrettanto asserviti a questo sistema da fare solo finta di interessarsi e combatterli. Ed in tutto questo l'unico sconfitto era il cittadino convinto di votare chi potesse far del bene e inconsapevole di ingrassare un sistema talmente colluso dal malaffare da far inorridire anche i più navigati. Per questo condanno la dirigenza di "sinistra" e salvo quell'elettorato che ingenuo, inconsapevole è stato buggierato per anni.
Oggi però quell'elettorato del Pd che in me aveva trovato qualche giustificazione non ce l'ha più!
Il Movimento 5 Stelle per la prima volta negli ultimi 20 anni ha portato vera opposizione, non quella di facciata, da salotto televisivo. Questo movimento è stato così imponente e rivoluzionario che ha sparigliato tutte le carte in tavola tanto che, fateci caso per favore, ha costretto i vertici di Pd e Pdl/Fi a unirsi per fare fronte comune per difendere i LORO interessi.
E allora mi chiedo dove sono oggi quegli elettori del Pd che vedevano Berlusconi come la morte, che dicevano "piuttosto mi taglio i coglioni che contrattare con lui", oggi che questi due partiti apertamente "amoreggiano", sono in sintonia per le riforme, dove sono tutte quelle persone che odiavano Berlusconi e lo hanno insultato per 20 anni? Io per voi non ho più nessuna giustificazione.
Concludo con un' ipoetsi molto realistica. Se a queste europee dovesse arrivare primo il M5s il Pd e Fi faranno ufficialmente un partitone unico, dove imbarcheranno anche i reduci di Ncd (già con Renzi al governo), Scelta Civica e Sel... A quel punto cari elettori PDdini sareste ufficialmente dei collusi col sistema e non avrete più nessuna giustificazione possibile.
Saluti
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