lunedì 29 giugno 2009

LVCVS: 1 luglio a Firenze


Qualche tempo fa scrissi un pezzo su una persona incontrata dopo tanti anni casualmente in Rete...

Oggi ne approfitto, visto che mi ha invitato a partecipare all'evento, di pubblicizzare il suo spettaccolo, che si terrà il 1 luglio a Firenze in piazza Plagio di Parte Guelfa. Cmq ogni indicazione la trovate sulla locandina a lato...

Se vi trovaste in zona, pensateci, ne vale la pena!

Saluti

mercoledì 24 giugno 2009

Augusto Minzolini



Come non sapete chi è? E' il nuovo (a dire il vero lo è da 1 mese) direttore del Tg1. Colui che ha preso il posto di lingua lunga Riotta, uno dei peggiori direttori che la Rai abbia mai avuto. Quindi ora penserete che peggio del predecessore non possa fare e invece, come le migliore trama insegnano, non c'è mai fine al peggio.

Minzolini è colui che sta censurando (bollandolo come mero gossip) tutta la vicenda di Bari in cui è coinvolto l'utilizzatore finale delle squillo... Silvio Berlusconi! Si spiega perché Berlusconi lo abbia voluto fortemente alla direzione del Tg1.

E' un uomo che sta facendo fare bella figura anche agli altri "giornalisti" dalle lingue assai lunghe: Mimun, Riotta, Rossella, Fede, Giordano etc. etc.

Vi lascio una serie di stralci di articoli di Minzolini così potrete farvi una precisa idea sull'imparzialità ed equità di questo "giornalista". CLICCA E LEGGI

Mentre ora vediamo perché quello che sta succedendo a Bari è molto grave, soprattutto per la sicurezza del Paese e di noi cittadini che ne facciamo parte:



QUI il testo dell'intervento.

Saluti


P.S.- Naturalmente loro (il governo), che hanno il terrore della Rete, non si fermano ai disastri che stanno mettendo in atto con il DDL intercettazioni, che in un punto va a colpire al cuore l'informazione su internet. Loro rincarano la dose e cercano ancora di arginare questa tecnologia, sviluppata in tutti i Paesi del mondo, con nuove proposte di legge pronte a restringere la maglia sulla libertà! Ecco la nuova, dubbiosa, inquietante, proposta che sta nascendo da una dis-Onorevole parlamentare della Lega Nord... LEGGI E DIFFONDI!

sabato 20 giugno 2009

Giancarlo Caselli sul DDL intercettazioni / Referendum 2009


Cosa cambierà se il ddl intercettazioni dovesse passare come legge dello stato... Diffondete la notizia e il video!

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Per quanto riguarda il referendum, per chi andrà a votare, vi consiglio per una serie di motivi QUI elencati di votare NO!

Buon fine settimana...

Saluti

giovedì 18 giugno 2009

Berlusconi e la Noemi di Bari: scandalo e inchiesta della Procura


Bari, 17 giugno 2009:
Servizio praticamente PERFETTO del tg locale barese di Antenna Sud sull'ultimo scandalo che ha coinvolto il mignottomane Silvio e contenente immagini inedite di Patrizia D'Addario, la donna che ha svuotato il sacco sulle sue "notti romane" a palazzo Grazioli..
Notinsi i servo-servizi dei tg di regime (tg1 e tg2) e il crescendo tonale stracolmo di pathos di Luciano Ghelfi, voce narrante della marchetta del tg2.

I fatti: da intercettazioni relative ad un'indagine della procura di Bari sugli appalti ad unimpresa locale, sarebbero emerse conversazioni relative a un "giro" di ragazze che, a pagamento, avrebbero frequentato feste e si sarebbero trattenute per la notte nelle residenze del presidente del Consiglio Berlusconi a Roma ed in Sardegna. La notizia, trapelata oggi sulle pagine del Corriere della Sera, è accompagnata dalle dichiarazioni di una delle partecipanti, tale Patrizia DAddario (tra l'altro, candidata consigliere comunale per la lista di Centrodestra "La Puglia prima di tutto"), e fonti ufficiose della Procura di Bari confermerebbero che è in corso unindagine per induzione alla prostituzione in luoghi esclusivi di Roma e della Sardegna.
Nel frattempo, la Procura di Bari, nella persona del pm Giuseppe Scelsi, ha aperto unindagine sugli appalti dellazienda sanitaria barese Tecnohospital, di proprietà dei fratelli Claudio e Giampaolo Tarantini. Lipotesi di reato sarebbe di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Secondo fonti ufficiose, sarebbero emerse alcune storie di ragazze che, a pagamento, avrebbero frequentato la residenza romana di Silvio Berlusconi per alcune feste private.


Saluti

martedì 16 giugno 2009

Una legge vergogna: DDL intercettazioni!


Cosa succederà, e come cambierà l'Italia, se questa legge vergogna
passerà anche al Senato...

Un grazie a: PDL, Lega e in parte a UDC e PD!

QUI il testo dell'intervento!

Saluti

Clicca QUI e aderisci anche tu! Lettera aperta al Senato contro DDL!

FATE GIRARE E ADERIRE!

venerdì 12 giugno 2009

DDL Intercettazioni: bavaglio per la libertà!


Il bavaglio alla libertà è servito.
Mi domando se gli elettori leghisti che hanno riposto il voto nel partito del Carroccio abbiano votato con cognizione di causa... Mi spiego: sapranno che questa porcata del ddl intercettazioni va contro tutti i principi per i quali hanno riposto fiducia nella Lega? Perché quest'ultima come baluardo ha sempre esposto la sicurezza come questione urgente e necessaria e poi, guardo il DDL, vedo che questa legge favorirà anche tutta quella delinquenza che hanno sempre combattuto (a parole).

Lo sanno i signori leghisti che i tanto temuti rumeni, slavi, marocchini con questa legge potranno scorrazzare in ville, in stupri, in sequestri con l'alta probabilità di farla franca? E come li prendi se non puoi più intercettarli? La Lega a cosa si è dovuta piegare per accettare questo schifo? E il PDL cosa ha concesso per rabbonire la Lega? Forse l'accordo è presto detto; la Lega fa passare la porcata e il PDL si accorda a mandare a puttane il referendum tanto temuto dagli uomini di Bossi!

Ma è possibile che per salvare un uomo (Silvio Berlusconi) bisogna stravolgere completamente la Giustizia?

Per rendervi l'idea di ciò che sarà questo DDL intercettazioni vi riporto tutti i punti che andrà a toccare. Ringrazio il blog di Daniele Martinelli che li ha elencati tutti con la massima precisione:
EVIDENTI INDIZI COLPEVOLEZZA - Il Pm potrà chiedere di intercettare solo se ci saranno evidenti indizi di colpevolezza (??) e solo se saranno assolutamente indispensabili (??). Nelle indagini di mafia e terrorismo basteranno sufficienti indizi di reato. La richiesta dovrà essere autorizzata da un Gip collegiale (3 giudici che non ci saranno quasi mai) del capoluogo del distretto. Ma il giudice dovrà poi compiere una valutazione autonoma del caso (!!).

VIA IL MAGISTRATO CHE PARLA TROPPO - La toga che rilascia “pubblicamente dichiarazioni” sul procedimento affidatogli ha l’obbligo di astenersi. E sarà sostituito se iscritto nel registro degli indagati per rivelazione del segreto d’ ufficio.

OMESSO CONTROLLO - Il ddl prevede l’ammenda da 500 a 1.032 euro per pubblici ufficiali e magistrati che ometteranno di esercitare “il controllo necessario ad impedire la indebita cognizione o pubblicazione delle intercettazioni”.

DIVIETO PUBBLICAZIONE - Il testo cambia. Prima era vietato scrivere di tutto fino all’inizio del dibattimento. Ora sarà vietato pubblicare anche le intercettazioni non più coperte da segreto fino alla conclusione delle indagini preliminari. E sarà vietato pubblicare le richieste e le ordinanze emesse in materia di misure cautelari fino a quando l’indagato o il suo difensore non ne siano venuti a conoscenza. Fanno eccezione le intercettazioni riportate nelle ordinanze, che sarà vietato pubblicare.

RETTIFICHE SENZA COMMENTO - Cambia anche la norma sulle rettifiche perchè nel ddl si dice che dovranno essere pubblicate nella loro interezza, ma «senza commento». E si disciplinano anche quelle su internet.

NO A NOMI E IMMAGINI PM - Stop alla pubblicazione di nomi o immagini di magistrati “relativamente ai procedimenti penali a loro affidati“, salvo che l’immagine non sia indispensabile al diritto di cronaca.

CARCERE PER I GIORNALISTI - Torna il carcere per i cronisti, ma la pena diventa da 6 mesi a un anno (era da uno a 3 anni) quindi oblabile: cioè trasformabile in sanzione pecuniaria.

REATI INTERCETTABILI - Potranno essere intercettati tutti i reati con pene oltre i 5 anni, compresi quelli contro Pubblica Amministrazione; ingiuria; minaccia; usura; molestia; traffico-commercio di stupefacenti e armi; insider trading; aggiotaggio; contrabbando; diffusione materiale pornografico anche relativo a minori ma con LIMITI DI TEMPO. Non si potrà intercettare per più di 60 giorni: 30 più 15 più 15. Per reati di mafia, terrorismo o minaccia col mezzo del telefono si può arrivare a 40 giorni prorogabili di altri 20.

INTERCETTAZIONI AMBIENTALI - Si potranno usare le cimici solo per spiare luoghi nei quali si sa che si sta compiendo un’attività criminosa. Unica eccezione per i reati di mafia, terrorismo e per quelli più gravi.

RELAZIONE SU SPESE E TETTO - Ci sarà un tetto di spesa stabilito dal ministero della Giustizia, sentito il Csm. Entro il 31 marzo ogni procuratore trasmetterà a Via Arenula una relazione sulle spese per le intercettazioni dell’anno precedente.

PROCEDIMENTO CONTRO IGNOTI - Le intercettazioni potranno essere richieste solo dalla parte offesa e solo sue sue utenze.

ARCHIVIO RISERVATO E DIVIETO DI ALLEGARE VERBALI A FASCICOLO -Telefonate e verbali saranno custoditi in un archivio presso la Procura. E le registrazioni saranno fatte con impianti installati nei Centri di intercettazione istituiti presso ogni distretto di Corte d’Appello. I procuratori dovranno gestire e controllare questi Centri e avranno 5 giorni per depositare verbali e intercettazioni. Se dal loro deposito però ci sarà pregiudizio per le indagini, si potrà ritardare la consegna, ma non oltre la data dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari. Vietato allegare le intercettazioni al fascicolo.

NO A UTILIZZO IN PROCEDIMENTI DIVERSI - Le intercettazioni non potranno essere usate in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Salvo i casi di mafia e terrorismo.

STOP A INTERCETTAZIONI PER 007 - Se un Pm volesse intercettare un telefono usato da esponenti dei Servizi e quindi anche da ‘body guard’ dovrà informarne entro 5 giorni il presidente del Consiglio che potrà apporre il segreto di Stato.
La cosa veramente comica è che questo DDL rientra nel pacchetto SICUREZZA! Ci pisciano in testa e ci dicono che piove! FATE GIRARE!

Saluti


P.S. - Vi lascio anche questo interessantissimo video che mi ha passato gabrybabelle -----> CLICCA

mercoledì 10 giugno 2009

Il maxi emendamento che cambierà l’informazione in Rete

L’Ansa battuta qualche minuto fa a proposito della fiducia che il Governo chiederà sul Maxi-emendamento in materia di intercettazioni ha un significato sinistro e preoccupante per la Rete: il testo maxi-emendato, infatti, introduce nel nostro Ordinamento l’obbligo di rettifica entro 48 ore a pena di una sazione pecuniaria tra i 15 ed i 25 milioni di vecchie lire per tutti i titolari di “siti informatici”.

Ho già detto molto, se non tutto, qui e qui a proposito della questione e, per non ripetermi (troppo) credo debba solo aggiungere che il Governo sta mostrando, una volta di più, di non conoscere la Rete ma di temerla incredibilmente almeno fin tanto che sarà diversa da una televisione…

Il maxi-emendamento rischia di cambiare molto nelle dinamiche dell’informazione in Rete ed è un inutile sacrificio della libertà di espressione che comprimerà i diritti di molti senza arrecare alcun vantaggio neppure a pochi.

Parliamone, parliamone, parliamone…

ARTICOLO & FONTE: guidoscorza.it

martedì 9 giugno 2009

Riflessione sul dopo Europee 2009


Alla fine sono andate meglio che come avevo preventivato vedendo i sondaggi. Il PDL in parte è stato ridimensionato non riuscendo a toccare lontanamente i risultati che il premier aveva indicato come possibili (51%).
Ha tirato su un 35%; e diciamocelo che il merito è tutto dei tanti mezzi di informazione che controlla. Perché in un Paese normale, dove le informazioni vengono date, un personaggio come Silvio Berlusconi non arriverebbe al 2% dei consensi. Ma siccome non lo siamo (un Paese normale) resto sul pezzo di quello che abbiamo e penso che la debacle la si possa imputare in gran parte a Gianfranco Fini e agli elettori di AN che non si sono più sentiti rappresentati dal PDL e soprattutto da Fini, che in questi ultimi tempi ha ammorbidito in maniera preoccupante certi valori, lo ammetto, nei quali anche io fino a qualche anno fa credevo!

Mentre la Lega nord è salita, grazie agli slogan ben programmati sulla sicurezza. Peccato che le uniche cose concrete che abbia fatto siano state votare le leggi vergogna del premier... Per il resto molte chiacchiere e pochi fatti! Se ne accorgerà prima o poi la gente?

L'UDC non saprei neanche come catalogarlo. Ha preso il 6,5% di voti probabilmente arrivati dagli ex elettori di AN delusi. Personalmente penso che un partito come l'UDC sia completamente inutile nel panorama nazionale. L'unica utilità che ha è quella di raccogliere corrotti e mafiosi che possono portare un po' di voti alla causa...

Il PD ha retto. In sincerità credevo che si sarebbe eclissato insieme a tutti i disordini che ha in grembo. E' un partito dalle troppe sfaccettature e correnti e non può rappresentare di certo l'opposizione a Berlusconi. In cuor mio spero trovino un'alleanza con l'UDC... due mondi inutili che si uniscono!

Delle sinistre c'è poco da dire. Si sono presentati in almeno 3 schieramenti diversi e tutti e 3 resteranno fuori dall'Europa. La cosa mi fa molto piacere! Mi spiace solo, un po', per i radicali.

Infine c'è l'IDV che è andata decisamente bene. Ha quadruplicato i voti rispetto al 2004 e raddoppiato rispetto al 2008. Ora deve solamente portare avanti quelle tematiche promesse e sdoganarsi dall'appellativo di partito "padronale". L'inizio non è male:


Per concludere non ci resta che aspettare le provinciali (ma non le dovevano abolire?) e le comunali. Non ho molte info in proposito, quindi c'è da aspettare e sperare nell'esito finale degli scrutini.

Saluti


P.S.- QUI potete trovare il consueto Passaparola di Marco Travaglio.

sabato 6 giugno 2009

Le BUGIE del Presidente del Consiglio


Un anno dopo le elezioni politiche ed alla vigilia delle elezioni 2009 è evidente la volontà del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di sottrarsi ad un giudizio di merito sull’azione del proprio governo.

Riportiamo perciò un estratto dell’analisi di Paolo Giarretta pubblicata per intero qui.

La ricchezza nazionale cala nel 2009 del 4,6%, il dato più alto in assoluto nel dopoguerra per intensità e continuità. La pressione fiscale (ricordiamo la propaganda della scorsa campagna elettorale) è impennata al 43,5, e naturalmente, avendo indebolito gli strumenti antievasione, pagano di più i soliti noti.

La spesa corrente è cresciuta, mentre è pressoché azzerata quella per gli investimenti, che serve per garantire il futuro.
L’occupazione è sotto gli occhi di tutti: per chi ce l’ha cassa integrazione, per gli altri, i precari, perdita del lavoro e progressivamente crescita delle fabbriche che chiudono.

Rispetto a questa realtà (scritta nei documenti ufficiali del governo) non si è fatto nulla:il Fondo Monetario Internazionale (noto “covo di comunisti”) dice che molti Paesi si sono dati da fare: negli aiuti alle famiglie lo sforzo maggiore lo ha fatto la Germania con 20 miliardi di mancate entrate per la riduzione delle aliquote fiscali, segue la Spagna con 14 miliardi.

Nella riduzione del peso fiscale per le imprese e nel sostegno ai flussi di credito Spagna e Francia hanno messo tra 16 e 17 miliardi, la Germania ha fatto un piano infrastrutturale di 25 miliardi di euro.

L’Italia ha fatto interventi veri (forse) dice il FMI per poco meno di 2,8 miliardi di euro, cioè lo 0,2% del PIL, vale a dire un decimo della media degli stanziamenti anticrisi dei maggiori Paesi.

Si raccontano bugie anche sugli aspetti più delicati della vita civile.

Il terremoto in Abruzzo ha tanto colpito l’opinione pubblica. Le visite del presidente del Consiglio sono state ricche di promesse, come era giusto. Non dubito che la presenza fisica abbia servito a far sentire presente lo Stato. Ma poi occorrono i fatti, ed i fatti mancano.

All’ultima visita del presidente una suorina che è sul campo dalle prime ore ha detto a Berlusconi: “Presidente, adesso basta con lo struscio”. La verità è che sul decreto terremoto mancano i soldi per affrontare le conseguenze di una calamità così devastante. Basta vedere che nel 2009 non c’è un euro per gli interventi di riparazione delle case dei privati: se uno ha soldi suoi può fare i lavori se no s’arrangi.

I pochi soldi che ci sono per gli altri interventi vengono tolti al fondo per le infrastrutture e la fondo per le imprese (che viene quasi dimezzato): ma sono i soldi che servivano a combattere la crisi (quante conferenze stampa su questi fondi). Si portano via soldi perfino al fondo per le famiglie (la tessera dei poveri).

Sulla sicurezza occorre nascondere il miserevole bilancio dell’azione del Ministro degli Interni: reati aumentati, tagli sul funzionamento delle forze dell’ordine per oltre 3 miliardi, limiti alle intercettazioni telefoniche che renderanno più difficile perseguire i reati di forte allarme sociale: rapine, violenze, spaccio.

Allora ci si scatena contro l’immigrazione clandestina non per risolvere ma per coprire le mancanze di fatti. I begli interventi di Franceschini e Minniti alla Camera sul decreto sicurezza vanno letti perché sono una chiave di lettura importante. Un governo che crea paura ed insicurezza invece di risolvere gravi problemi strutturali.

Fonte: blog.net

Saluti

P.S.- Sondaggi 2009: clicca.

Se questa è la situazione va peggio di come pensavo e speravo!

venerdì 5 giugno 2009

Intercettazioni telefoniche: uno schiaffo agli italiani


Non c'è molto altro da aggiungere. Una porta aperta alla delinquenza...

mercoledì 3 giugno 2009

"Il Fatto", il nostro giornale


Oltre all'articolo sulla mafia e politica che fa Marco Travaglio voglio pubblicizzare una iniziativa importantissima che un manipolo di giornalisti sta costruendo per noi, cittadini amanti della libera informazione. Per far ciò userò un passaggio di Travaglio che spiega bene cosa è questa iniziativa:
"Vi ho detto prima di tenere a portata una biro e un foglio di carta perché devo darvi una notizia che mi auguro molti di voi gradiranno, è una notizia che riguarda un nuovo giornale, un nuovo giornale che faremo on line e faremo su carta e che dovrebbe essere pronto noi confidiamo a settembre, dovrebbe chiamarsi il Fatto, il Fatto nuovo, il Fatto quotidiano, adesso stiamo decidendo la testata ma comunque il fatto sarà centrale perché lo vogliamo dedicare a un grande come Enzo Biagi. Sarà diretto da Antonio Padellaro e sarà scritto da una piccola e agguerrita redazione di giovani appena usciti dalle scuole di giornalismo, gente che vuole fare con grande entusiasmo questo lavoro e poi avrà dei collaboratori, per esempio ci sarò pure io, ma ci saranno tanti altri che in questi anni avete imparato a conoscere nelle battaglie per la libertà di informazione contro questo regime berlusconiano e contro questa opposizione tra l’inesistente e il complice, decidete voi.
Non è un giornale di partito, non è un giornale di Stato, è un giornale che non ha padroni, è un giornale che non ha un editore, è un giornale molto strano per molti motivi, intanto quello di non avere un padrone ma di avere una società editoriale nella quale ci siamo messi in gioco e abbiamo investito anche qualche soldo noi che lo scriveremo, una società che non ha una figura dominante che ha diversi azionisti con piccole quote, chi lo vorrà diventare naturalmente lo potrà fare. E quindi questa è la prima anomalia.
La seconda anomalia è che sarà un giornale che dà le notizie, a cominciare dalle notizie che gli altri giornali non danno, le analisi che gli altri non fanno, tratterà gli argomenti che gli altri non trattano, insomma cercherà di riempire quel grande vuoto che molti di noi, e spero anche molti di voi, avvertono da diversi anni nel mondo dell’informazione ufficiale. 
Non chiederà soldi pubblici e quindi non farà finta di essere organo di un partito o di un finto partito per acchiappare denaro pubblico, abbiamo fatto il V-day per denunciare quello sconcio e quindi mai ci saremmo sognati di ricorrere a un escamotage come quello, altra anomalia è un giornale che crede nel libero mercato, quello vero però non quello finto che abbiamo in Italia e anche in altri paesi dell’occidente. Cioè il libero mercato in questo senso, se ci sono dei lettori interessati a questo giornale noi questo giornale cercheremo di farlo, anzi siamo ormai sicuri di farlo, con le nostre forze, se non ci saranno lettori interessati a questo giornale noi il giornale non lo faremo, se ci sarà domanda ci sarà anche offerta, ecco noi mettiamo l’offerta, la domanda dipende naturalmente da tutti voi e da tutti quelli che voi conoscete.
Abbiamo deciso di fare così, come si fa a sapere se ci sono i lettori prima che esca il giornale? Abbiamo deciso di lanciare una grande campagna abbonamenti, grande nel senso che cercheremo di occupare tutta la rete perché non abbiamo i mezzi per fare spot televisivi o per comprare spazi sui giornali e quindi in rete sui social network, sui blog,  a cominciare da Voglio Scendere, da oggi il blog di Beppe e tutti i blog e i siti amici e chiunque di voi abbia blog o abbia pagine su Face Book è invitato naturalmente a passare parola anche su questo, una campagna abbonamenti preventiva per sapere chi si vuole prenotare per questo abbonamento o addirittura chi lo vuole sottoscrivere sulla fiducia, nel qual  caso naturalmente faremo dei prezzi superscontati per chi lo vuole acquisire prima fidandosi di noi. Chi invece lo vuole sottoscrivere l’abbonamento quando uscirà il giornale è ovvio che la tariffa sarà un’altra e sarà quella più o meno relativa al costo di un giornale.
Come fare per prenotarsi o per informarsi o per abbonarsi? Avevamo messo in piedi un service con un numero di telefono e un fax ma appena abbiamo annunciato la campagna abbonamenti il telefono e il fax sono andati in tilt, perché il service non era preparato a questa ondata di entusiasmo e quindi per il momento vi darei una mail che vi prego di segnare, la mail è dettofatto@ilfatto.info , vi do anche i numeri di telefono ma sarà difficile trovarli liberi, tra qualche giorno li troverete liberi perché metteremo in piedi proprio un call-center che non vi facciano attendere in linea e quindi se volete segnare c’è anche lo 02-66506795 e un fax 02-66505712. Se raggiungeremo un certo numero di abbonamenti, vi dico soltanto che nella prima giornata quando abbiamo dato l’annuncio abbiamo già avuto oltre 2.500 prenotazioni e quindi adesso nel week-end non lo sappiamo ma lo sapremo di nuovo da questa sera e da domani e vi terremo informati. Vi terremo informati anche su una pagina apposita che apriremo sul blog Voglio scendere che si chiamerà l’antefatto e sarà un po’ l’antipasto sul quale ogni giorno daremo delle informazioni su come sta andando la campagna abbonamenti, su quali saranno i collaboratori del giornale, cominceremo anche a dare delle notizie, dei commenti e delle analisi sulle notizie del giorno in modo da coprire l’estate e così da fare capire che genere di informazione vogliamo fare, una informazione molto interattiva per cui potrete anche ovviamente farla voi e segnalarla voi.
Il giornale uscirà su carta e uscirà anche su web, su web sarà gratuito naturalmente mentre su carta costerà l’Euro e venti che costano ormai i giornali, niente se volete prenotarvi per l’abbonamento o addirittura per diventare soci utilizzate quella mail oppure quei numeri di telefono che vi ho dato e passate parola a tutti quanti. Grazie."
Io mi abbonerò sicuramente e sprono anche voi a farlo... e mi raccomando: passate parola!

Saluti

lunedì 1 giugno 2009

Daniele Luttazzi a valanga...


Mi sembrava carino aprire l'articolo con questo video di un paio di mesi fa, dove Daniele parla della causa (vinta) contro Mediaset, Berlusconi e Forza Italia. Causa intentata perché qualche anno fa invitò Marco Travaglio che presentava il suo libro dove parlava degli intrecci poco chiari tra Berlusconi, Dell'Utri e la mafia... Gustatevelo!

Voglio anche riportare una bellissima intervista di qualche giorno fa che il Times gli ha fatto... Anche questa è tutta da gustare!

Please explain how you were sued by Berlusconi and why?
Nel marzo 2001 conducevo con successo (7 milioni e mezzo di spettatori) un mio talk-show satirico notturno su Rai2 intitolato “Satyricon”. In una puntata intervistai un giornalista allora sconosciuto, Marco Travaglio, che aveva pubblicato da un mese un libro di cui nessuno parlava. Il libro s’intitolava “L’odore dei soldi “ e riguardava le origini misteriose dell’impero economico di Berlusconi. Parlammo dei fatti emersi nel processo a Marcello Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi, fondatore di Forza Italia (il partito di Berlusconi) ed ex-capo di Publitalia (la concessionaria di pubblicità di Berlusconi).

Berlusconi fece causa per diffamazione a me, a Travaglio, alla Rai e al direttore di Rai2 Carlo Freccero che con coraggio aveva mandato in onda l’intervista. Da me Berlusconi voleva 20 miliardi di lire. Quattro anni dopo quell’intervista, Marcello Dell’Utri è stato condannato in primo grado a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. (Dell’Utri non è in carcere, però: è diventato senatore del partito di Berlusconi.) Nel 2005 ho vinto la causa e Berlusconi è stato condannato a pagare 100mila euro di spese legali.

Insieme con Berlusconi, mi fecero causa anche Mediaset (5 miliardi di lire), Fininvest (5 miliardi di lire) e Forza Italia (11 miliardi di lire). Ho vinto tutti i processi. Quell’intervista non diffamava nessuno. Informava in modo corretto.

What kind of effect did the lawsuits have on your career?
Nel giugno 2001, Berlusconi vinse le elezioni politiche diventando capo del governo. Nel 2002, in visita di Stato in Bulgaria, Berlusconi pronunciò il famigerato “editto bulgaro”: disse alla stampa che io e altri due giornalisti (Enzo Biagi, il Walter Cronkite italiano; e Michele Santoro) avevamo fatto un “uso criminoso” della tv di Stato e lui si augurava che questo non si ripetesse. Io, Biagi e Santoro venimmo cancellati dai palinsesti: i dirigenti Rai (nominati dalla maggioranza politica berlusconiana) decisero “autonomamente” di non riconfermare i nostri programmi tv. Giustificarono la cosa come “scelta editoriale”. Da allora io non sono più potuto tornare a fare programmi tv in Rai. Vent’anni di attività artistica azzerati. L’editto bulgaro, che per me è ancora in corso in Rai, impedisce due libertà: la mia di esprimermi e quella del pubblico di ascoltarmi. Questa è censura ed è inaccettabile. Immagina Gordon Brown che fa causa al comico Paul Merton perchè non lo gradisce! Inoltre i lunghi processi ti vessano economicamente e psicologicamente. Infine, continuo a recitare i miei monologhi satirici in teatro, ma siccome non sono più in tv ed essendo Berlusconi un mio avversario, sono sempre meno i teatri che decidono di mettermi in cartellone, nonostante io faccia sempre il tutto esaurito. Il problema è politico. E’ maccartismo.

To what extent did your example discourage other satirists/journalists/commentators from criticising Berlusconi?
Al punto che non esiste più un programma di satira nella tv italiana. In Rai, ma anche a Mediaset, a La7 e su Sky vanno in onda programmi comici dove al massimo si prende in giro Berlusconi per cose superflue (il suo lifting, la sua altezza) ma non per quelle gravi (la depenalizzazione del falso in bilancio, il conflitto di interessi enorme, la legge Alfano grazie alla quale non può essere processato). Tre anni fa, Sky Italia chiese di incontrarmi. Proposi un Tg satirico. Mi chiesero come avrei reagito se avessero tagliato al montaggio qualche battuta. Gli risposi che il contratto glielo avrebbe impedito. Sono spariti. Quanto a La7, il mio nuovo programma tv “Decameron” (2007) è stato interrotto alla quinta puntata, dopo che avevo registrato il monologo della sesta puntata, una satira sull’enciclica di Ratzinger.

La satira, dai tempi di Aristofane, dà fastidio perché esprime un giudizio sui fatti, addossando responsabilità. I miei monologhi colpiscono Berlusconi ma anche la religione organizzata e l’opposizione inesistente del PD, inclusi gli scandali in cui sono coinvolti dirigenti di sinistra (il caso Unipol). Ecco perché anche l’opposizione qua si disinteressa alla libertà della satira in tv, che è libertà della democrazia. Neppure Rai3, i cui dirigenti sono di sinistra, mi ha mai chiesto di tornare in tv, in questi anni. Il potere, in Italia, è suddiviso fra clan di destra e di sinistra. Scandali recenti hanno mostrato come questi clan si mettono spesso d’accordo sulla gestione della cosa pubblica, a livello locale e a livello nazionale. Lo stesso tipo di accordo precede le nomine dei dirigenti Rai. Il risultato è che la democrazia sostanziale è corrotta.

Michele Santoro, giornalista di sinistra, è tornato in Rai grazie a un giudice che lo ha reintegrato nel suo posto di lavoro (Santoro era dipendente Rai quando venne cancellato, io no), ma nel suo programma deve sempre ospitare qualche esponente di destra. Si dà per scontato cioè che Santoro debba essere controllato e contraddetto nella sua attività giornalistica perché sgradito a Berlusconi. Non è umiliante? Per contro, un giornalista berlusconiano, Clemente J. Mimun, quando diventò direttore del Tg1 Rai si segnalò per gravi frodi giornalistiche, tutte favorevoli a Berlusconi: fra l’altro, tolse il sonoro a Berlusconi che dava del kapò all’europarlamentare Shultz, non diede la notizia di Berlusconi che aveva definito l’assassinio di D’Antona “un regolamento di conti a sinistra”, e nel 2004 aggiunse al montaggio un pubblico di delegati ONU plaudente a Berlusconi che in realtà parlava all’ONU in una sala semivuota. Il pubblico di delegati applaudiva Kofi Annan. Era un altro filmato! Un falso clamoroso! Questo nel Tg principale della tv italiana. Mimun veniva da Mediaset e lì è tornato. La Rai attuale è piena di dirigenti che vengono da Mediaset, vere quinte colonne. Un anno fa, le intercettazioni telefoniche hanno mostrato come questi dirigenti si fossero accordati con quelli di Mediaset per una programmazione che favorisse Berlusconi in occasione dei funerali di Woytila e delle concomitanti elezioni. Il governo Berlusconi nel frattempo ha proposto una legge che proibisce la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche! Se questa legge fosse stata fatta dieci anni fa, nessuno conoscerebbe gli scandali politici, economici e sportivi più gravi della storia italiana recente.

What parallels do you see between press control in the 1920s/1940s and control of the media in the Berlusconi era?
Nel ventennio fascista l’unica agenzia di stampa era quella del regime, l’Agenzia Stefani. I giornali si attenevano a quello che scriveva l’Agenzia Stefani. I giornali liberi venivano chiusi e gli oppositori al regime perdevano il posto di lavoro, venivano mandati al confino, venivano uccisi. Oggi non uccidono gli oppositori, ma ti mandano al “confino mediatico”: ti tolgono gli spazi di espressione che avevi e che ti eri conquistato col tuo lavoro. Questa è la minaccia sempre presente.

L’altra minaccia è legata all’enorme conflitto di interessi di Berlusconi. Ha aziende tv e imprese di assicurazione e di distribuzione pubblicitaria e cinematografica. Questo inquina la libertà del mercato. Un’inchiesta recente ha dimostrato che, da quando è al governo Berlusconi, molte aziende hanno tolto pubblicità dalle reti Rai per spostarle su quelle Mediaset di Berlusconi. Berlusconi inoltre controlla la politica economica e i servizi segreti. La sua influenza si estende su OGNI settore della vita italiana. E’ un potere di ricatto enorme. Uno dei pochi giornali di opposizione vera, il manifesto, sempre documentatissimo e corretto, stenta a sopravvivere perché le aziende italiane non comprano spazi pubblicitari. Ecco un altro tipo di strozzatura. Non stupisce allora che i passi della quasi totalità della stampa e della tv italiana siano felpati. Il caso recente di Veronica Lario e Noemi ha dimostrato una volta per tutte l’esistenza di una sorta di Agenzia Stefani contemporanea, prontissima a ubbidire alle esigenze del Capo e a massacrare la vittima di turno (sua moglie, in questo caso). Fra giornalisti e testate, la lista dell’inquinamento berlusconiano è lunga.

Let's focus on the case of Noemi Letizia. How has Berlusconi used his ownership and influence of the national press to protect himself from any political damage?
In 24 ore la risposta berlusconiana è stata massiccia e su tutti i fronti possibili. E’ andato a Rai1 nel programma notturno “Porta a porta” di Bruno Vespa, dove ha raccontato la sua versione senza il minimo contraddittorio, accusando la moglie, e approfittando dell’occasione per fare un spot pubblicitario sulle iniziative del governo in materia di aiuto ai terremotati dell’Aquila. Nessun giornalista presente (neppure il direttore del Corriere della Sera!) ha ricordato che dei 12 miliardi di aiuti promessi da Berlusconi, il governo ne ha stanziati in realtà solo 4. E nell’arco di 24 ANNI! Una beffa crudele di cui nessuno ha chiesto spiegazioni a Berlusconi lì presente. Ci fossi stato io fra gli ospiti, questa sarebbe stata la domanda, decreto legge del 28 aprile alla mano. Il danno politico sarebbe stato enorme ed è stato evitato.

In questi 15 anni berlusconiani, pochi in Italia (giornalisti, autori satirici) gli hanno chiesto conto delle centinaia di promesse false e mai mantenute. Chi lo farebbe non ha accesso. Chi decide sull’accesso? Dirigenti tv di nomina politica. Di chi è la maggioranza politica che fa il bello e il cattivo tempo praticamente indisturbata? Di Berlusconi, un imprenditore che, in base a una legge del 1957, non poteva neppure candidarsi alle elezioni, in quanto titolare di concessioni pubbliche. La legge prevedeva e cercava di impedire il conflitto di interessi. Che adesso c’è ed è enorme. Il danno venne fatto allora, permettendo a Berlusconi di candidarsi. Tutto il resto, Burlesquoni compreso, è solo una conseguenza di quella illegalità iniziale. Perché gli venne permesso di farlo? Non lo so, ma ne vedo gli effetti: un Paese in cui vige un “fascismo lite” che non mi piace per niente, con al governo partiti xenofobi e razzisti.

Un’altra mossa, non meno importante, è stata quella del portavoce di Berlusconi, il senatore Paolo Bonaiuti, che ha subito convocato per una riunione i direttori dei periodici cattolici che avevano criticato Berlusconi. Il voto cattolico è importante per Berlusconi e ai cattolici importano le leggi berlusconiane in difesa della scuola privata cattolica e dei privilegi economici tipo l’esenzione della tassa ICI per gli immobili del clero cattolico in cui si svolgano attività commerciali o la truffa vera e propria dell’8 per mille. Il giorno dopo, grande risalto al fatto che, grazie al divorzio da Veronica Lario, Berlusconi potrà essere riammesso al sacramento della comunione durante la messa!

When news first broke of his divorce and Lario's allegations regarding "minorenni", international observers speculated that the story might destroy il Cavaliere. But In fact, he remains as popular as ever. Why?
Perché il suo contro-racconto è stato rapidissimo e pervasivo, mentre sua moglie (la vittima) è stata zittita e insultata come una poco di buono e come cornuta (“Libero”, editoriale del direttore Feltri). La propaganda dell’Agenzia Stefani funziona e Berlusconi ne è un maestro. Sua moglie lo conosce da trent’anni e lo ha definito un uomo malato. Ecco un’altra domanda che avrei fatto a Berlusconi, se fossi stato ospite di “Porta a porta”: di che malattia sta parlando sua moglie, presidente?

What are the implications of the Berlusconi regime on the long-term future of italian democracy?
Il danno è già stato fatto. Siamo un Paese non pienamente libero. Gli italiani hanno disimparato che come cittadini hanno dei diritti e dei doveri. E occorreranno decenni perché gli italiani imparino di nuovo a rispettare le leggi, come era naturale invece negli anni passati anche grazie all’esempio dei grandi politici di allora: De Gasperi, Einaudi, La Malfa, La Pira, Dossetti, Berlinguer, Pertini, Scalfaro.

You won your case in court. What kind of reaction did you get?
I giornali ne hanno parlato senza troppo risalto nelle pagine interne (eppure era una notizia bomba: immagina Paul Merton che vince la causa contro Gordon Brown!), mentre la notizia della querela di Berlusconi contro di me era stata data in prima pagina.

Do you hope to return to tv?
Ovviamente. La tv non è un hobby: è il mio lavoro e c’è un pubblico numeroso che stravede per me (e io per loro). Il maccartismo è immorale e illegale.

Under which circumstance, do you believe satire can return to italian popular culture?
La satira italiana non se n’è mai andata. E’ solo sparita a forza dalla tv. Ma i censori dimenticano una cosa: il tempo è dalla nostra parte (Mick Jagger).

Tra un po' ci sono le elezioni Europee... meditate bene prima di votare...

Saluti