mercoledì 12 maggio 2010

Piccole voci libere imbavagliate

Oggi vorrei porvi una situazione, che magari già conoscete, ma cmq ci tengo a rispolverarla per chi non ne fosse a conoscenza.

Il governo qualche tempo fa ha emanato un decrato a firma congiunta del Ministro dell'Economia e del Ministro dello Sviluppo Economico con il quale vengono tagliate tutte quelle agevolazioni di cui godevano tutti quei settori che usufruivano Poste Italiane per le spedizioni. Parlo di libri, riviste, giornali... insomma tutti quei soggetti che che per lo più sono organizzazioni no profit, Organizzazioni del Terzo Settore o Associazioni che utilizano la stampa non per averne una remuneratività (insomma trarne profitto) ma bensì per tenere aperto un collegamento con i propri lettori, per consigliarli e svolgendo opere socialmente utili verso chi li legge.
Molte di queste riviste per giunta non contengono neanche nessun tipo di pubblicità e nessun finanziamento statale, al contrario di tutte (escluso Il fatto Quotidiano) le testate giornalistiche a scopo di lucro (vedi i quotidiani).

Questa abolizione, partita il 1 aprile 2010, sicuramente farà lievitare a dismisura i costi di spedizione e questa situazione non si ripercuoterà solo sulle persone iscritte a queste riviste, ma bensì su una parte di mondo lavorativo. Molti chiuderanno i battenti e probabilmente a rimetterci saranno i lavoratori delle stesse riviste, alle tipografie fino ad arrivare alle piccole case editrici che si reggono su questi aspetti per sopravvivere...

Il Governo si difende dicendo che da qualche parte bisogna tagliare per far tornare i conti, ma io mi chiedo, proprio sulla piccola editoria bisognava portare i tagli? Se proprio si vuole tagliare non sarebbe più necessario iniziare a togliere tutti i milionari finanziamenti per i quotidiani? Se ricordate in campagna elettorale si erano presi carico della promessa di togliere di mezzo le Province (vere e proprie succhia soldi) e invece a quanto ne so ci sono proposte giornaliere per aumentarle... e le promesse di togliere enti inutili come le Comunità Montane... non dico in montagna, ma almeno quelle sorte ad altezza mare, che utilità hanno se non dar da mangiare a molti amici degli amici?

Penserò male ma probabilmente la ragione principale (facendosi scudo con i tagli alle spese) è il voler mettere a tacere tante piccole voci che sono libere e indipendenti!

Saluti

Lascio anche l'e-mail dell' On. Marco Milanese, Consigliere Politico di Trementi. Proviamo a far sentire qualche voce di dissenso!
consigliere.politico@tesoro.it


3 commenti:

duhangst ha detto...

Lentamente stanno cercando di togliere le voci indipendenti

Susanna ha detto...

Ti frego la notizia e la condivido su Facebook (citandoti, of course).

Ale ha detto...

L'altro ieri sono stato in libreria a ordinare due libri, e mi hanno accennato a questa cosa che le spese di spedizione sono aumentate.